Bevande vegetali: quale latte?

Ricordi il buon vecchio latte di mucca? Ci sarebbero da fare tanti interessanti ragionamenti, senza demonizzarlo a prescindere, e prima o poi li faremo 😉 Certo è che, quando volessimo sostituirlo, dovemmo valutare bene il rapporto pregi e difetti delle proposte alternative.

Maggiormente digeribile rispetto il latte vaccino, troviamo sia il latte di capra che  quello di pecora. Anche in questo caso è comunque necessario controllare la qualità di vita degli erbivori in questione.

Quello che vogliamo approfondire oggi, è il complesso universo delle bevande vegetali. Se ci mettessimo d’impegno a leggere le etichette di quello che andiamo ad acquistare, forse smetteremmo di comperarlo e penseremmo alla…autoproduzione! Il latte vegetale infatti non necessita di prendersi cura di una mucca per poterlo avere fresco ogni giorno…

A parte gli scherzi, una bevanda vegetale accettabile dovrebbe contenere il cereale o pseudo-cereale in questione, acqua, e al limite dell’olio di girasole spremuto a freddo, senza altri addensanti, nessun stabilizzante, zero gommine…..etc etc!

 Come suggerimento di bevanda pronta all’uso, di sicura qualità, suggerisco sempre quella ottenuta dal cocco, i cui ingredienti dovrebbero essere: cocco e acqua.

Ora vediamo perché limitare al massimo il consumo del tanto popolare, quanto da me sconsigliato “latte di soia”. In primo luogo, la soia gialla non fa bene al nostro pianeta….  tutto ciò che fa male alla nostra madre terra indirettamente fa male anche a noi. Vi sono però molti più motivi per i quali la soia gialla non fa bene alla nostra salute, infatti:

    •    Contiene fitoestrogeni, particolarmente controindicati per uomini e bambini in quanto, imitando gli ormoni estrogeni naturali del corpo può portare ad uno squilibrio di testosterone, con conseguente infertilità , riduzione di spermatozoi, e aumentato rischio di tumori.

    •    Nelle donne, può causare una dominanza estrogenica collegata a sterilità , problemi mestruali e forme di degenerazione cellulare.

    •    Contiene molto acido fitico in grado di inibire l’assorbimento di minerali importanti come ferro, magnesio, zinco, calcio, rame (di cui spesso siamo già pericolosamente carenti) .

    •    Inibisce la proteasi e gli enzimi necessari alla digestione di alcune proteine

    •    contiene dei potenti composti che possono portare a disturbi del sistema endocrino e della tiroide. I neonati allattati conformule a base di soia hanno un rischio molto più elevato di sviluppare malattie autoimmuni della tiroide.

    •    In generale il consumo eccessivo di alimenti a base di soia aumenta la necessità del corpo di vitamina D, vitamina B-12, di calcio e magnesio.

Ma non dobbiamo esagerare nemmeno con le bevande di mandorla, quinoa, avena, amaranto, canapa, piselli, lenticchie, miglio, noce, nocciola..…

Vediamo come tutte le bevande industriali siano per lo più:

    •    cariche di fitati

    •    concentrate in zuccheri 

    •    a ridotto quantitativo di materia prima

L’autoproduzione di bevande vegetali diventa così la scelta da preferire, anche se non da usarsi continuamente.

Passaggi chiave dell’autoproduzione:

  1. scelta della materia prima; ad esempio scegliere la frutta in guscio rispetto a quella sgusciata e pelata, il cereale integrale e possibilmente germogliato.
  2. ammollo prolungato (24\48h) così da rendere maggiormente biodisponibili le sostanze presenti nel chicco migliorandone il processo di digestione. Frequente ricambio dell’acqua, così da eliminare le sostanze dannose. Risciacquo accurato.
  3. usare l’estrattore o il frullatore, insieme all’acqua nella proporzione di almeno 1 a 5 (1 litro di acqua 200g di materia prima). Frullare finemente, filtrare, aggiungere vaniglia o altri aromi a piacere ed ecco la bevanda pronta!

E’ ovviamente da evitare l’aggiunta di dolcificanti, in caso di necessità di ottenere un gusto più dolce puoi sperimentare con l’aggiunta della stevia.

Focus sulle proprietà del latte di cocco

la noce di cocco è un frutto ricco di preziosi acidi grassi a catena media e acido laurico. Ha molti benefici per la salute, è particolarmente buono e adatto per i bambini. Facile da autoprodurre avendo due soli ingredienti:

  • 1 tazza di cocco fresco grattugiato o tritato con un robot da cucina
  • 3 tazze (di eguale misura) di acqua

Procedimento senza estrattore:

  1. riscalda l’acqua, ma non farla bollire!
  2. Metti nel frullatore il cocco e un po dell’acqua. Frulla per alcuni minuti fino ad ottenere una crema densa e cremosa.
  3. Versa attraverso un colino a maglia fine per separare la maggior parte della fibra di cocco, e poi eventualmente filtra ulteriormente utilizzando un telo di cotone (lavato solo con acqua e acido citrico) o attraverso più spessori di garza, per eliminare le parti semisolide restanti.
  4. Aggiungi il resto dell’acqua e azione il frullatore così anche da pulirlo bene.

Opzioni aggiuntive:

  • aggiungere 1/2 cucchiaino di estratto di vaniglia;
  • per farne un dessert: 1/2 tazza di frutti di bosco anche congelati, oppure ancora 1/2 cucchiaino di vaniglia. Bere subito o conservare in frigorifero.

Il latte di cocco dovrebbe essere consumato entro 3-4 giorni poiché essendo senza conservanti e additivi  vari  può separare la parte liquida da quella più cremosa. Resta pertanto buona regola scuotere o mescolarlo prima dell’uso.

Focus sulle proprietà del latte di mandorle

Le mandorle contengono la preziosa vitamina E, la vitamina B2 , la B7 nota come biotina, importante per la pelle e la bellezza dei capelli, il manganese, il rame e molte altre sostanze nutrienti e vitali.

Il consumo di grassi sani, fra cui le mandorle, è stato collegato alla riduzione dello stato di infiammazione sistemica, con benefici sul riequilibrio del colesterolo, nello smaltimento dell’eccesso di peso corporeo, nella regolazione del glucosio, e più generalmente in una riduzione dello stress ossidativo.  Alcuni studi hanno mostrato come il consumo di mandorle svolga un ruolo positivo nel ridurre il rischio di malattie degenerative.

Chiaramente questi vantaggi possiamo averli anche prendendo l’abitudine di fare uno spuntino con un frutto (ad esempio una mela) seguita da alcune mandorle appena sgusciate. Quindi essenzialmente il mio consiglio è: mangia direttamente le mandorle e lascia il latte ai vecchietti sdentati! Del resto si sa, invecchiando si torna bambini!

Un saluto da Marina, ciao!