Topinambur (Helianthus tuberosus)
Il Topinambur è una pianta erbacea infestante, appartenente alla famiglia delle Asteraceae, anche di notevoli dimensioni, di origine americana. Si riconosce facilmente dai fiori che sono bellissime “margherite” gialle che fioriscono in Settembre e Ottobre. Noto anche come rapa tedesca o carciofo di Gerusalemme, è una pianta perfetta per l’orto perche’ non ci si deve preoccupare di riseminarlo, i tuberi che non si raccolgono in autunno-inverno dopo che la pianta è seccata ritorneranno a germogliare in primavera. E’ comunque preferibile lasciarli nella terra fino a quando si vogliono consumare . Si estraggono e appaiono come patate. La parte commestibile sono i rizomi con cui si propaga, tuberi che assomigliano come sapore alla patata (qualcuno dice anche al carciofo). E’ un alimento che fa parte della cucina Piemontese, ma è molto diffuso anche sul nostro territorio.
In cucina viene usato come le patate e può essere mangiato anche crudo per aggiungere una nota croccante alle insalate. L’aspetto interessante è che, a differenza delle patate, non contiene amido ma inulina (ideale per i diabetici) che quando viene digerita non produce glucosio.
Si riproduce in fretta attraverso la radice che si espande in tutte le direzioni; in un substrato sabbioso la diffusione è notevole. Cresce benissimo anche in mezzo ai sassi, anzi una situazione di questo tipo è ideale per la coltivazione (sembra paradossale) in quanto facilita notevolmente la raccolta: i rizomi si espandono di meno, quindi si scava molto poco, a volte è sufficiente sollevare i sassi. La pianta non sembra temere ne il gelo invernale, ne il caldo estivo, ne insetti o parassiti. Cresce meglio in pieno sole che nella mezz’ombra. I tuberi hanno qualità nutrizionali di tutto rispetto, analoghe a quelle della patata.
I topinambur che si raccolgono allo stato spontaneo sono molto diversi da quelli coltivati in vendita in alcuni supermercati.
L’inulina
Nelle radici dei topinambur, così come nel rizoma della bardana e del farfaraccio (anch’esse piante infestanti diffuse negli incolti e presso le fasce fluviali) è presente una fibra chiamata inulina. Un vero toccasana grazie alla sua azione di nutrimento del microbiota intestinale e la sua azione di regolazione del colesterolo. La radice di bardana gode di grandissima considerazione tra i sostenitori della macrobiotica soprattutto in Giappone.
Ricette
Crocchette di topinambur e lenticchie
Ingredienti: topinambur, lenticchie cotte, pangrattato, lievito alimentare in scaglie (o parmigiano), prezzemolo, alloro, scorza di limone grattugiata, scorzetta di arancia Bio, aglio e/o zenzero, prezzemolo o maggiorana, succo di limone, olio E.V.O., sesamo mix (bianco, nero, lino), sale aromatico.
Lessare delle lenticchie con una foglia di alloro e una scorza di arancia. Cuocere a vapore il topinambur e schiacciarlo con una forchetta, irrorandolo con il succo di limone.
In una terrina amalgamarlo con le lenticchie, con iltrito di aglio, zenzero e prezzemolo e qualche cucchiaio di pangrattato, lievito alimentare (o il parmigiano) e il sale.
Col composto formare delle polpettine ovali che andranno avvolte nel lievito alimentare (o parmigiano) aromatizzato con maggiorana e semi di sesamo mix. Disporre le crocchette in una pirofila da forno e cuocere per 15/20 minuti. A fine cottura, irrorare con olio e tornare a gratinare per pochi minuti.