Jala Neti – Pulizia delle fosse nasali con la lota

JALA NETI (lota per lavaggio nasale) dal sanscrito significa “pulizia del naso con acqua“……e sale.

Questa pratica fa parte degli  “shatkarma” ovvero delle tecniche di purificazione del corpo dello yoga.

Questa soluzione calda, dovrà entrare da una narice e fuoriuscire dall’altra (grazie all’apertura della bocca).

Come mostro nel video sotto riportato, dopo aver lavato la prima cavità nasale e aver soffiato il naso, dovrai ripetere dall’altro lato la pulizia,  facendo poi seguire i movimenti della testa e del collo (tipo proboscide di elefante che si muove su e giù), così da liberare bene le fosse e gli spazi interni dei seni paranasali.

Ecco così come una elementare e sicura forma d’igiene delle mucose nasale diviene una valida terapia di prevenzione e cura delle problematiche respiratorie.

Io da sempre la utilizzo e la  consiglio a tutte le età!

La insegno alle mamme di bimbi piccoli al posto di fastidiosi e scioccanti aspiratori nasali; la pulizia del naso può davvero essere un rituale divertente ad esempio durante il bagnetto.
Essendo il naso la porta d’ingresso dell’intero apparato respiratorio, quel che accade qui ha un ruolo cruciale in tutta una serie di disturbi che vanno dal catarro delle orecchie, alle problematiche delle basse vie aeree, fino ai polmoni.
La mucosa che andremo a pulire, in modo dolce, ha l’essenziale funzione di filtro dell’apparato respiratorio.


Occorrente: la lota, ovvero una teierina da riempire di “soluzione” formata da acqua e sale.


Questa soluzione può essere come quella che usiamo per lo Shanka Prakshalana e pertanto una soluzione fisiologica, diluizione 0,9%.
Oppure per problematiche maggiori la soluzione sarà ipertonica, ovvero potrà salire oltre il 2%.


Useremo questa soluzione fisiologica (quella per gli aerosol) per i lavaggi nasali dei bambini piccoli, neonati inclusi.
Dai tre anni in su opteremo per la soluzione ipertonica, in grado di potenziare l’azione decongestionante, con gli stessi effetti dei cosiddetti “vasocostrittori” ma senza i loro effetti collaterali (portano alla sinusite cronica).
Questa soluzione maggiormente salina è suggerita in presenza di problematiche quali: influenza, otite, sinusite e rinite allergica.
La soluzione ipertonica, una volta entrata nella mucosa nasale, tende ad assorbire per processo osmotico il liquido in eccesso che vi si trova (“impurità” incluse), rendendo più fluido il muco stesso.

 

Vediamo alcuni altri metodi di base, che da sempre uso e consiglio, per curare le congestioni e le infezioni a carico dei seni paranasali.

  • SUFFUMIGI: ovvero inalazioni di vapore caldo con camomilla o malva o achillea, eseguita con regolarità (almeno 2 volte al dì). Continuare anche una volta superata la fase acuta della congestione e comunque fino a liberarsi completamente del muco in eccesso. Se è stata verificata la buona tollerabilità si possono fare questi suffumigi con oli essenziali come eucalipto, mentolo, canfora. Nella medicina ayurvedia i suffumigi si praticano usando la seguente miscela di spezie: cardamomo (semi estratti), chiodi di garofano, finocchio, pepe, cannella, ajwain usare circa 10 g di ogni spezia e rendere polvere con macinino.
  • INALAZIONI DI PRANA: tenere il naso vicino ad una fonte di vapore caldo e respirare alternando l’uso del naso e della bocca…. tenendo in ritenzione a pieno il vapore nella bocca per alcuni secondi, soffiandosi spesso il naso e tossendo così da liberare bene i seni nasali.
  1. Chiudere poi la narice destra con un dito e usare solo la narice sinistra per respirare 5 volte. Ripetere poi chiudendo la narice sinistra allo stesso modo.
  2. Inspirare poi profondamente , chiudere naso e bocca spingendo con forza il vapore verso l’alto come a volerlo mandare nella testa. Si sentirà l’effetto del vapore perfino all’interno delle orecchie. Resistere in ritenzione a pieno fin quando si riesce a trattenere l’inspiro seguente. Ripetere 5 volte.
  3. inspirare profondamente, chiudere il naso e la bocca con le mani, portare la testa in basso e girarla prima da un lato e poi dall’altro. Trattenere l’inspiro e quindi il vapore il più a lungo possibile e ripetere questa fase 5 volte.

Grazie della tua attenzione, condividere la mia esperienza è sempre una gioia.

Marina